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Riapertura al turismo estero in Italia

Tutto quello che c’è da sapere sugli spostamenti da e per l’Italia

Con l’ordinanza emessa dal ministro della salute Speranza e prontamente riportata sul sito istituzionale del Governo, sono state sancite tutte le norme da rispettare per gli stranieri che vogliono venire in Italia per le vacanze estive.

Nel dettaglio si legge che “l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, con tampone negativo, può essere effettuato senza obbligo di quarantena. Resta l’obbligo di esibire all’arrivo un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l’arrivo in Italia”.

Inoltre, con la stessa ordinanza sono state prorogate le misure restrittive nei confronti del Brasile fino al 30 luglio 2021.

Se queste sono le principali norme che devono rispettare gli stranieri che entrano in Italia, ci sono anche alcune norme che i nostri connazionali devon rispettare se si recano all’estero per poi rientrare in Italia.

Ad oggi ci si può spostare senza necessità di motivazione nei seguenti paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele. Al rientro è d’obbligo presentare il referto del tampone antigenico molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti. Invece, per quanto riguarda  Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Thailandia, è possibile recarsi senza necessità di motivazione ma presentando al rientro referto del tampone effettuato nelle 72 ore precedenti.

Obbligatorio anche un periodo di 5 giorni di quarantena al rientro.

“Di fondamentale importanza è restare sempre aggiornati sulle novità e sulle ultime ordinanze – spiega un referente del portale B2B dedicato agli operatori del settore turistico, Webins – e specificare che possono essere stipulate anche delle assicurazioni ad hoc, così da non perdere il viaggio in caso emergessero problematiche”.

Ad esempio, è buona norma suggerire a chi si rivolge all’agenzia di viaggio la polizza assicurativa per il Coronavirus IN VIAGGIO CON TE, valida per viaggi in Italia o nel mondo. La garanzia della suddetta polizza assicurativa Webins ha inizio dopo l’esecuzione del primo servizio di trasporto (volo / treno / nave / traghetto), opera in caso di fermo dell’assicurato su disposizione delle autorità di competenza, compreso il fermo sanitario operato dalle autorità nel corso del viaggio o del soggiorno, con scopo di accertamento o quarantena con permanenza forzata.